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La Via Amerina, suggestioni della Storia

Da Nepi all’antica abazia di Faleria, attraverso le campagne che fanno da quinta scenica alla Via Amerina di epoca romana, necropoli e tagliate etrusche
Un paesaggio che nasconde i tesori della storia, da riscoprire unicamente a piedi

Visita guidata dell’Abazia di Faleri Novi

un giorno

Domenica 9 febbraio

Guida Ambientale Escursionistica: Giuseppe D’Onofrio
Scadenza iscrizione: 8 febbraio
Impegno: medio facile
Obbligo: Scarponcini da trekking alti a proteggere la caviglia

Spese individuali previste:

•  Guida: 15 euro
•  Pranzo al sacco
•  Trasporto in macchina

Per la partecipazione non è prevista Tessera da sottoscrivere, assicurazione Infortuni Facoltativa, della durata di 365 giorni: 10 euro

 

 

Trekking di impegno medio facile

Guida Ambientale Escursionistica: Giuseppe D’Onofrio

iscritto ad AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), tessera LA 190
La Guida è assicurata per la responsabilità civile personale ai sensi di legge, per danni involontariamente arrecati a terzi, compresi gli “accompagnati”, nella loro qualità di GAE durante l’attività escursionistica e/o durante le attività preparatorie alle escursioni.

  • Le escursioni in programma possono essere modificate o annullate, a discrezione della Guida, per motivi meteo e di sicurezza.
  • Per la partecipazione non è prevista Tessera

Note importanti e dotazioni

Necessari
• scarponcini da trekking alti a proteggere e stabilizzare la caviglia
• zaino con capienza consigliata da 30 a 50 lt
• coperture per la pioggia

Consigliati
• indumenti caldi e comodi
• bastoncini, specialmente in alcuni tratti dei percorsi

    Trasporto

    Verranno utilizzate automobili private per e da Orvieto.
    Da Orvieto Scalo a Lubriano si utilizzerà Autobus di linea Cotral i partenza alle 9.10
    Per chi avesse bisogno di passaggi auto deve comunicare direttamente alla Guida responsabile.
    Si richiede puntualità agli appuntamenti. Per chi porta la macchina, obbligatorie sono le dotazioni da neve: pneumatici termici (invernali) o catene a bordo

    Assicurazione Infortuni
    La copertura assicurativa Infortuni è facoltativa può essere sottoscritta per la durata di 365 gg oppure per ogni singola giornata di attività

    La durata annuale ha un costo di 10 euro e va sottoscritta entro 5 gg dalla escursione. E’ operante dal momento in cui il tesseramento risulta completato e scadrà alle ore 24.00 del 365° giorno successivo.

    L’assicurazione giornaliera ha un costo di 1 euro per ogni giornata e può essere sottoscritta anche il giorno prima. Il mio consiglio è di sottoscrivere quella annuale per avere una copertura nell’arco dell’anno, senza ulteriori formalità

    Per sottoscrivere la polizza occorre scaricare sul proprio cellulare, da Google Play o da Apple Store, l’App Trip&Trek e procedere all’iscrizione. In questo modo la sottosciione e la copertura sono immediate

    L’Assicurazione è collegata al tesseramento EIC (Escursioni Italia Club) garantisce un’ampia tutela in caso di infortuni occorsi esclusivamente durante le attività escursionistiche organizzate e riconosciute da E.I.C. o A.I.G.A.E. (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), quindi valida per qualsiasi escursione guidata da una Guida Ambientale Escursionistica, regolarmente iscritta ad AIGAE

    La copertura assicurativa annuale  
    Le garanzie oggetto dell’assicurazione sono:
    Morte: capitale assicurato € 50.000,00
    Lesioni: capitale assicurato € 100.000,00, la % della lesione è da identificare nella Tabella Lesioni allegata alla polizza. Questa tabella può essere inviata in qualsiasi momento a chi ne faccia richiesta
    Franchigia: 3%. L’indennizzo è soggetto ad una franchigia del 3%, pertanto se la percentuale prevista nella Tabella Lesioni è pari o inferiore al 3%, non è dovuto alcun indennizzo; per percentuali superiori al 3% l’indennizzo viene riconosciuto solo per la parte eccedente il 3%.
    Rimborso Spese Mediche: massimale € 2.000,00 per sinistro e per anno, scoperto € 100,00 per sinistro (è la parte che rimane a carico dell’infortunato) – la garanzia opera solo a seguito di infortunio con lesione indennizzabile (pertanto sopra al 3%).
    Le garanzie operano senza limiti di età e in tutto il mondo.

    Un abbraccio a tutti e buon tempo
    Vi aspetto per camminare insieme
    Giuseppe

    Appuntamenti

    •  Primo appuntamento: Roma, Piazza Bologna 1, Bar Meeting Place, ore 8
    •  Secondo appuntamento: ore 9.15.
    Occorre inserire su Google Maps “Parcheggio Itinerario Via Amerina”
    In questo punto non ci sono Bar o ristori. E’ il parcheggio della Trattoria Pizzeria Tiresia
    Chi avesse difficoltà ad utilizzare Goggle Maps contatti la Guida per concordare altri appuntamenti
    •  Fine attività: ore 16 circa,
    partenza per i luoghi di provenienza

    Contatti

    Per adesioni e informazioni sull’attività trekking prevista, contattare la Guida
    Giuseppe: 333 6327610 oppure info@camminomediterraneo.com

    Il programma

    Le escursioni in programma possono essere modificate o annullate, a discrezione della Guida, per motivi meteo e di sicurezza.
    Per la partecipazione non è prevista Tessera da sottoscrivere
    Per partecipare alla escursione è obbligatorio l’utilizzo di scarponcini da trekking alti alla caviglia

    NOTE

    La via Amerina
    Si presenta come un luogo suggestivo e ricco di fascino. È un antico tracciato viario, che ebbe importanti funzioni militari. Oggi rimangono imponenti resti, soprattutto le tombe del Cavo degli Zucchi e le mura diFalerii Novi.
    La storia della strada comincia dopo la guerra romano-falisca del 241 a.C. e la conquista di Nepi, Sutri e Faleri Veteres (l’odierna Civita Castellana) da parte dei Romani, che costruirono la via Amerina, seguendo il tracciato di una antica pista etrusca, pavimentando tutto il percorso con un basolato di selce basaltica o di trachite.
    La strada cominciava dall’antica stazione di posta Mansio ad Vacanas (nella valle del Baccano) e raggiungeva Nepi, Falerii Novi, Castello Amerino, Orte e l’antica città di Ameria (Amelia), da cui ha preso il nome. Dall’asse principale si snodavano arterie secondarie per il congiungimento con la Cassia ad ovest e con la Flaminia e la Tiberina ad est.
    Il percorso accrebbe la sua importanza nel basso medioevo, poiché divenne l’unico collegamento rimasto aperto per i Bizantini tra Roma e l’Esarcato di Ravenna, stretto tra i territori occupati dai Longobardi. Era il cosiddetto Corridoio Bizantino.
    Oggi, entrati nel Cavo degli Zucchi, in prossimità di Falerii Novi, la Via si presenta sorprendentemente ben mantenuta, con una serie di tombe monumentali, scavate direttamente nel banco tufaceo. Tutto intorno un paesaggio suggestivo e ricco di valenze ambientali completa un quadro di straordinaria bellezza.

    L’abbazia di Santa Maria di Falleri sorge all’interno della cinta muraria di Falerii Novi, città fondata nel 241 a.C. per i deportati della vicina Falerii Veteres (oggi Civita Castellana) distrutta dai Romani.
    Alla fine del X secolo o al principio dell’XI gli abitanti del nuovo centro si trasferirono nella vicina Civita Castellana e probabilmente in quella occasione i Benedettini si insediarono a Falerii Novi e vi eressero un monastero.
    Secondo alcuni autori la chiesa di Santa Maria esisteva già e costituì il primo nucleo del nuovo complesso, altri ne datano invece la costruzione al XII secolo, attribuendola ai Cosmati, su commissione cistercense o ai Cistercensi stessi, una cui colonia proveniente da Saint Sulpice si trasferì nell’abbazia nel 1143.

    Il completamento dei lavori deve essere avvenuto verso la fine degli anni ottanta del XII secolo, quando Lorenzo e Jacopo apposero la loro firma sul portale d’ingresso all’edifico religioso.
    Questi due personaggi appartenevano alla famiglia dei Cosmati famosi marmorari romani, che di li a poco realizzeranno il pavimento e il portico del Duomo di Civita Castellana.
    Questa diatriba fra benedettini e cistercensi non ha mai trovato fine e finora la versione più accreditata anche se dubbia è che una colonia di monaci cistercensi provenienti da Pontigny, edificò tra il 1143 e il 1145 d.C., nel vecchio sito di Falerii Novi, ormai in stato di abbandono, il complesso abbaziale che ancora oggi possiamo in parte ammirare.
    La cinta muraria dell’antica città si presentava come un perfetto recinto fortificato per l’abbazia, mentre tutto il terreno al suo interno venne bonificato e destinato al pascolo di bovini.
    La comunità monastica, il cui ordine si basava sulla vera spiritualità, arrivò nel territorio falisco per un motivo ben preciso, quello di riportare stabilità religiosa a Civita Castellana, favoriti soprattutto dall’elezione a papa di Eugenio III (1145-1143) già abate cistercense a Roma, che favorirà in tutti i modi l’ordine in generale e l’abbazia di Faleri in particolare.

    L’enorme importanza e ricchezza acquisita portò ad una corruzione dei costumi ed a conseguenti richiami da parte del Capitolo Generale di Citeaux.
    Comunque, tra il XIII e il XIV secolo, l’ordine cistercense fu investito da una grave crisi spirituale ed economica.
    Questa situazione riguardò anche il complesso di Falleri che nella seconda metà del 1300 venne abbandonato e trasformato in semplice tenuta agricola.

    Domenica 9 febbraio: Via Amerina e visita dell'abazia di Falerii Novi

    Un percorso breve e intenso nel mondo romano, in quel particolare aspetto che ha visto i nostri antenati ampliare la rete viaria per motivi commerciali e militari. Quello che rimane di quel “pianeta altro” ci è dato osservarlo in alcuni fotogrammi di un ricco album.
    In questo breve viaggio abbiamo la fortuna di ammirare l’antica Via che collegava Veio ad Ameria (Amelia), nella parte in cui maggiori sono la conservazione e le caratteristiche del paesaggio
    Nasce dopo la distruzione del popolo falisco, nel 240 a.C. ed indubbia è la suggestione che ci prende di fronte ad un paesaggio che non è difficile immaginare: foreste e sporadici coltivi, una ricca fauna e la certezza di intraprendere un viaggio pieno di incognite e pericoli
    Ne scopriamo i ponti romani, le necropoli, antiche tagliate etrusche e un ambiente naturale splendido, fra ampi orizzonti sul Monte Cimino a Nord Ovest e il Monte Soratte a Sud Est, non lontani dalla Val Tiberina e i Laghi di Vico e Bracciano

    Il percorso di andata termina all’abazia che visiteremo su nostra richiesta, in occasione di questa nostra giornata. L’abazia è regolarmente aperta solo dalla Primavera
    Il percorso ha un fondo comodo con alcuni aspetti da evidenziare: ponticelli stretti e uno su tronco d’albero, supportato da corrimano; un passaggio con corrimano per un piccolo salto. Nulla di questo crea vera difficoltà e non ci sono tratti esposti. Con un po’ di impegno sono assolutamente percorribili
    Il paesaggio è vario, dall’ampia campagna agli uliveti, dal ricco ambiente di ruscello alle tagliate etrusche, dai coltivi alle antiche vestigia romane

    Molto utili i bastoncini e obbligatorio indossare scarponi da trekking alti ad avvolgere l malleolo
    Distanza complessiva: 11.5 km
    Dislivello totale in salita: 210 mt
    Tempo di percorrenza comprese le soste: 5 ore
    Fondo del terreno: stradelli comodi, sterratine, sentiero

    Appunti di viaggio…

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    Oppure chiama al numero: (+39) 333.632.7610

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